martedì 17 settembre 2024
terzo capitolo: nei seguenti "passim vagantes" solo caos,disobbedienza , disordine,immediatezze
lunedì 16 settembre 2024
secondo capitolo: nei seguenti "passim vagantes" solo caos,disobbedienza , disordine,immediatezze
In memoria di Domenico, vittima due volte: di uno Stato troppo buono e troppo crudele
Giuro che Domenico era un ragazzo davvero buono, mite e buono e per questo probabilmente vittima di quel feroce bullismo che nelle nostre caserme di allora non mancava e che riservava ai troppo buoni e remissivi sofferenze di ogni genere, compresa quella di costringerli a turni di guardia assidui e senza alcun rispetto per la dignità di un ragazzo che, pur soffrendo di crisi epilettiche e rassomigliando come una goccia d’acqua al giovane Antonio Ligabue, era stato ugualmente arruolato e al quale era stata negata perfino la soddisfazione di essersi conquistato, per proprio merito, la licenza di scuola media.
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dodecaedro romano romano conservato nel castello di Saalburg nell'Assia, poco distante da Bad Homburg(Germania)
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Quando #AlbertEinstein e #CharlieChaplin si incontrarono nel 1931, Einstein disse a Chaplin: "quello che ammiro di più della tua arte è la sua universalità. Non dici una parola, ma il mondo ti capisce."
"È vero." Rispose Chaplin, "ma tu sei ancora più da ammirare. Il mondo intero ti ammira, ma nessuno ti capisce."
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[il filosofo] " in nessun caso confonde i suoi fini conquelli di uno Stato, né con gli scopi di un ambiente, poiché sollecita nel pensiero forze che si sottraggono all’obbedienza come alla colpa, e riveste l’immagine di una vita al di là del bene e del male, rigorosa innocenza senza merito né colpevolezza. Il filosofo può abitare diversi ambienti, ma al modo di un eremita, di un’ombra, viandante, inquilino di pensioni ammobiliate.(G. Deleuze, Spinoza. Filosofia pratica)
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Il biopic "Maria" di Jessica Palud, presentato al Festival del cinema di Cannes, racconta dell’aggressione subita da Maria Schneider da parte di Marlon Brando, durante la più celebre scena di "Ultimo tango a Parigi" di Bertolucci
sabato 14 settembre 2024
nei seguenti "passim vagantes" solo caos,disobbedienza e disordine,immediatezze
“La verità è che se si passa la vita a tentare di non sentire dolore e paura va a finire che non si sente più niente.”
Lorenzo Marone - La tristezza ha il sonno leggero
https://www.ibs.it/tristezza-ha-sonno-leggero-libro-lorenzo-marone/e/9788830443563
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“Nessuno che impari a pensare può tornare a obbedire come faceva prima, non per spirito ribelle, ma per l'abitudine ormai acquisita di mettere in dubbio ed esaminare ogni cosa.”
Hannah Arendt, “Alcune questioni di filosofia morale”
“Finiremo tutti nel Sinai!”. È questo l’incubo dei palestinesi dalla Nakba in poi.
Un incubo che torna in tutte le guerre che essi hanno subito nel corso dei decenni e, con forza ancora maggiore, nel conflitto attuale, e che si esprime anche nella cultura e nella letteratura palestinesi, come nel romanzo Il libro della scomparsa, di Ibtisam Azem (tradotto in italiano nel 2021 dall’editore Hopefulmonster), che immaginava l’improvvisa scomparsa di tutti i palestinesi da Israele, dai territori occupati, da Gaza.
Esodo forzato, sfollamento, checkpoint per rendere la mobilità impossibile, frammentazione del territorio, occupazioni di terre, sfoltimento demografico mediante bombardamenti, carestie, costruzione delle condizioni perchè scoppino epidemie e, per chi non muore, ferite capaci di invalidare per l’intera vita.
https://gliasinirivista.org/sionismo-e-colonialismo/
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La conoscenza è potere, e per ogni livello di conoscenza, sei responsabile di come la usi.
Gary Zukav
https://www.ibs.it/danza-dei-maestri-wu-li-libro-gary-zukav/e/9788867006939
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Pierre Teilhard de Chardin
Mon calice et ma patène, ce sont les profondeurs d'une âme largement ouverte à toutes les forces qui, dans un instant, vont s'élever de tous les points du Globe et converger vers l'Esprit.
Il mio calice e la mia patena sono le profondità di un'anima ampiamente aperta a tutte le forze che, in un istante, sorgeranno da tutti i punti del Globo e convergeranno allo Spirito.
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Franco Insalaco
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Tutti i discorsi sulla musica sono castelli per aria, miraggi verbali, invenzioni metaforiche a cui crediamo, ne comprendiamo il significato perché glielo attribuiamo noi, non in altro modo che linguisticamente. Jankelevitch sostiene che: La musica testimonia il fatto che l’essenziale in tutte le cose è un non so che d’inafferrabile e d’ineffabile; essa rafforza in noi la convinzione che, ecco, la cosa più importante del mondo è proprio quella che non si può dire”. Perciò, continua, si possono “scrivere libri sulla musica” solo “impiegando le astuzie della filosofia negativa”, in quanto afferrare “il mistero” che la musica ci fa “intravedere” è “una scommessa impossibile.
Vladimir Jankelevitch, La musica e l'ineffabile
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Al contrario di H.C. Andersen che complessivamente trascorse circa 10 anni della sua vita in viaggi fuori dalla madrepatria, Kierkegaard non vide mai la parte di mondo che sta più a sud di Berlino, per cui dovette ricorrere alla lettura o alla fantasia per farsi un'idea di come apparissero davvero i dolci "paesaggi" mediterranei. Si consolò col fatto che forse non era necessario partire: era sufficiente solo immaginare di essere al sud.
Nel maggio del 1837 lo studente sognatore riferisce infatti di un piccolo esperimento che si può compiere nel davanzale di casa propria:
" È curioso come si possa ottenere la tonalità blu-violetto italiana, che altrimenti non avremmo qui in Danimarca, guardando il cielo attraverso una finestra in una sera luminosa, semplicemente mettendo una candela tra sè e la finestra stessa"
(J. Garff, SAK, pag. 9 )
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