martedì 1 settembre 2020

BAGNARSI NEL FIUME DI ERACLITO

Il Cambiamento e la Rosa - Eraclito e Silesius- #cambiamento#vita #natura #rosa #PantaRei - YouTube


BAGNARSI NEL FIUME DI ERACLITO 


Lei (accompagnandosi con la chitarra) Ti piace la mia canzone? «…torniamo a tuffarci nel nostro fiume…» 

Lui. Torniamo? Mi sembra che il filosofo Eraclito avesse detto chiaramente che non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume. 

Lei. In che senso? 

Lui. Nel senso che quando ci torni la seconda volta, il fiume non è più lo stesso, perché l’acqua che ci trovi è diversa. 

Lei. In tal caso non ti puoi bagnare nemmeno una volta nello stesso fiume. 

Lui. Perché? 

Lei. Seguendo lo stesso ragionamento, dal momento in cui ti tuffi a quello in cui esci, l’acqua del fiume scorre via e non è più la stessa, quindi il fiume non è più lo stesso. 

Lui. Giusto. Tutto scorre. 

Lei. Però… non è detto che sia sempre così. 

Lui. Vuoi dire che non tutto scorre? 

Lei. Non tutto. Immagina che il fiume sia ghiacciato. Nuoti (un po’ faticosamente) alla sua superficie. Non ti stai bagnando una volta nello lo stesso fiume, e anche due se ci ritorni? 

 Lui. Solo se accetti che un fiume ghiacciato sia ancora un fiume, e che nuotare sulla sua superficie ghiacciata sia un modo per bagnarsi… 

Lei. Il fiume si allarga e, in corrispondenza di una grande ansa, l’acqua è praticamente ferma. Non stai nuotando nello stesso fiume (una, due, cento volte?). 

Lui. Un fiume che si ferma è un lago, non è più un fiume. Eraclito non sarebbe passato alla storia per il detto «Non ci si può bagnare due volte nello stesso lago». 

Lei. Che cosa mi dici di questo: Un ricco buontempone raccoglie tutta l’acqua del fiume a valle, poi la pompa a monte e si fa quanti bagni vuole nello stesso fiume. 

Lui. Queste cose non erano possibili ai tempi di Eraclito. 

Lei. Il fiume scorre, tu ti tuffi e nuoti nella corrente. Poi dopo un po’ esci dall’acqua, scendi a valle e ti rituffi nella stessa acqua. Non ti sei bagnato due volte nello stesso fiume? 

Lui. Mi sono bagnato due volte nella stessa acqua, ma non nello stesso fiume. Il fiume è cambiato. E comunque evidentemente Eraclito pensava che non ci si potesse bagnare due volte nello stesso fiume allo stesso posto. 

Lei. E allora perché non l’ha detto? Fa tanto il precisino con le sue frasi a effetto, ma poi quando vai a vedere deve escludere una quantità di casi. 

Lui. Che cosa vuoi dire? 

Lei. Voglio dire che di volta in volta quello che cambia non è il fiume, ma ciò che ti fa dire se una certa cosa sia ancora la stessa di prima. Secondo me ti puoi bagnare quante volte vuoi nello stesso fiume. Sì, proprio lo stesso fiume, anche se l’acqua scorre, non è ghiacciata, non  viene ripompata a monte e tu nuoti controcorrente. Il fiume è quello che è indipendentemente dall’acqua che lo compone (come il tuo corpo, del resto: non è mica formato oggi dalle stesse cellule che lo componevano ieri). Se poi arriva uno e mi dice che no, il fiume non è veramente lo stesso, e fa il pignolo, io gli dico che di pignoleria si muore. A un certo punto devi accettare che le cose sono le stesse o sono diverse sulla base di un qualche criterio, e non c’è nulla nelle parole di Eraclito che ci debba far preferire il suo criterio ad altri, ammesso che lui avesse davvero un criterio. Il fiume di Eraclito è qualcosa di diverso da quello che tutti pensiamo che sia. 

Lui. Il che non significa che avesse torto lui. 

Lei. Non si tratta di aver torto o ragione. Si tratta di avere un concetto di fiume che corrisponde all’uso normale della parola «fiume». 

Lui. Riprendiamo… Com’era la tua canzone? 


Roberto Casati e Achille C. Varzi Il Sole 24 Ore, 16 dicembre 2012


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