domenica 11 dicembre 2022

Riordino delle librerie del pensionato e della moglie




Giappone, fine Ottocento. Yuko, diciassettenne ribelle, lascia la famiglia per diventare poeta. Ma la sua poesia, dedicata interamente alla neve, è troppo bianca, e per imparare a darle colore Yuko deve seguire gli insegnamenti del vecchio poeta Saseki, ormai divenuto cieco. Saseki, attraverso il racconto della sua passione per Neve, una ragazza bellissima venuta dall'Europa e scomparsa mentre cercava di attraversare un precipizio sospesa su una fune, insegna a Yuko la forza e la potenza dell'amore. E con questo insegnamento Yuko diverrà non solo un grande poeta ma - cosa più importante - un essere umano capace di amore.


un giovane ragazzo di nome Yuko (ma quanto mi piacciono i nomi giapponesi) che vuole diventare un poeta, suo padre un giorno quando compì diciassette anni gli chiese cosa volesse fare, perché da diverse generazioni i membri della famiglia Akita si dividevano tra religione e esercito, ma lui non interessava ne uno ne l’altro, lui voleva essere un semplice poeta, un poeta di poesie che cantano lo splendore e la bianchezza della neve. Poi il padre gli disse:
“La poesia non è un mestiere. È un passatempo. Le poesie sono acqua che scorre. Come questo fiume.”

Yuko tuffò lo sguardo nell’acqua silenziosa e lesta.

Poi si voltò verso il padre e disse:

“È esattamente quello che voglio fare. Imparare a guardare il tempo che scorre.”



notizie su. Maxence Fermine


Dopo aver trascorso parte della sua infanzia a Grenoble, si trasferisce a Parigi, vivendovi per 13 anni. Riesce a iscriversi alla facoltà di Lettere per un anno, poi decide di partire per l'Africa, per lavorare in un ufficio in Tunisia. Dopo il successo di Neve (tradotto in 17 lingue), si è dedicato completamente alla scrittura di romanzi. Attualmente vive in Savoia con la sua famiglia e lavora dal 2010 come reporter per l'Alpes Magazine.

Nessun commento:

Posta un commento