La poesia Nachtfalter fa parte della prima raccolta di poesie di Gottfried Keller (1819-1890), Gesammelte Gedichte, I Libro della Natura, pubblicata da Winter Verlag, Heidelberg, 1846. Nostra traduzione.
STA IN
Il Covile N° 577. Crescere, fiorire, appassire (di Marisa Fadoni Strik & Gabriella Rouf).
Farfalla notturna.
Stavo, spossato dagli eventi avversi
del dí, sospesi sol fino a domani,
a lume di candela a scriver versi,
feroci nello sconfessare Iddio.
Chiara è la notte estiva.
Pare saluti il raggio della luna
la mia misera luce,
mi guardano le stelle che raduna
il cielo nel dorato suo splendore,
e i garofani cupi, al davanzale,
l’ultima notte prima di appassire
erano in fiore.
Scrivendo i miei spropositi infernali,
nell’ira ignoro la notte serena,
quand’entra e verso me libra le ali
una grigia falena,
al lucignolo va con furia cieca,
alla luce oscillante,
che attira già nel suo funesto anello
con un guizzo di fiamma piú brillante
il leggero uccello.
Strani pensieri, silenzioso dramma
l’andirivieni pàrvemi fatale;
guardavo, ma quand’essa nella fiamma
ormai piegava l’ale,
qual non potessi farne a meno, io
con svelte mani l’afferrai, dal fuoco
l’allontanai, le diedi libertà.
In un sonoro, svelto sfarfallio
solcò l’oscurità.
Fermai i versi empi
li rimandai ad altri tempi.
Gottfried Keller
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