https://web.uniroma1.it/bibliofilosofia/sites/default/files/download/Museo_opuscoli.pdf
domenica 29 gennaio 2023
mercoledì 25 gennaio 2023
Nel riordino delle librerie di famiglia... la sezione ,come dire,alchmeica... prima parte
Il simbolismo iniziatico delle fiabe di magia
di Gianfranco Ersoch
- Editore: Simmetria Edizioni
- Data di Pubblicazione: 2014
lunedì 23 gennaio 2023
nel riordino delle librerie di famiglia Oltre Gramsci? / prefazione di Corrado Belci Roma : Cinque Lune, copyr. 1977
Sono qui raccolte le interviste di un dibattito che, a cura di Domenico Sassoli, il Popolo quotidiano della DC ha pubblicato dal 27 gennaio 1977 all'8 Marzo 1977
1) Intervista con Giorgio Amendola
2) Intervista con Gabriele De Rosa
3) intervista con Massimo L Salvadori
4) intervista con Giuseppe Tamburrano
5) intervista con Aldo Garosci
6) intervista con Renzo De Felice
7) intervista con Augusto Del Noce
8) intervista con Giuseppe DeRita
9) Intervista con Luigi Pedrazzi
10)intervista con Luciano Pellicani
11) intervista con Leopoldo Elia
domenica 22 gennaio 2023
Riordinando le librerie di famigla--SORPRESA!!! ANNO 1977
mercoledì 18 gennaio 2023
Dalle Librerie di Famiglia- La sezione Testi di "destra". prima parte
Cau, Jean. *
Le scuderie dell’Occidente Trattato di morale
Anno pubblicazione: 1973
Editore: Volpe
*Jean Cau (1925-1993), Prix Goncourt a 36 anni, è stato scrittore, giornalista e sceneggiatore francese. Segretario di Jean-Paul Sartre, si è via via allontanato dallo schieramento progressista per avvicinarsi a posizioni anticonformiste.
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*Fu uno scrittore francese nato a Carcassonne nel sud della Francia, dove visse estati torride e inverni di vento violento, poi partì per Parigi «con una valigetta in legno e l’accento della mia terra», studiò filosofia «che spero di aver dimenticata» e lavorò da giornalista e scrittore con registi, ballerini, coreografi, attori e toreri. Morì il 18 giugno del 1993, giusto vent’anni fa.
Si chiamava Jean Cau, era stato segretario personale di Sartre per dieci anni, «facevo parte dei reparti d’assalto dell’intelligenza di sinistra», insignito da giovane del premio Goncourt per il suo libro La pietà di Dio (tradotto nel 1961 da Mondadori). Ma un giorno, tornando dalla guerra d’Algeria, si convertì all’onore e alla tradizione. Combatté contro la decadenza della Francia e dell’Europa, schiacciata tra l’americanizzazione e il comunismo sovietico, avversò il ’68. Gli estremi del degrado erano per lui la gioventù drogata e la tecnocrazia al potere.
Da allora Jean Cau diventò quel Cavaliere solitario e in disparte, dannato all’inferno e alla morte civile. Scrisse opere taglienti, come Il Papa è morto e Le Scuderie dell’Occidente, pubblicate in Italia da Volpe, e celebrò la corrida in un celebre libro, Toro (edito in Italia da Longanesi) dedicato ai suoi amici matadores, banderilleros e picadores.
Non mancò di scrivere un ardito elogio del Che (Passione per Che Guevara, Vallecchi, 2004), che esaltò come un Comandante intrepido, un artista, insomma un Cavaliere che sfida la morte e il diavolo. Per lui, il Che andò a cercar la bella morte: «Ci sono mille modi di suicidarsi. Balzac scelse il caffè, Verlaine l’assenzio, Rimbaud l’Etiopia, l’Occidente la democrazia, e Guevara la giungla».
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non c’è morale, oggi; c’è un moralismo che brancola e brulica dappertutto.”
«I miei avi, non ne dubito, sono contadini fin dalla notte dei tempi, e la nobiltà del mio ceppo e della mia razza sta in ciò, che non abbiamo mai acquistato né venduto nulla»
dove siano i veri ancoraggi e i veri porti…
In Occidente è venuta a dominare, incontrastata, la morale degli schiavi: «Essa è stata amplificata, nel secondo dopoguerra, dal novum per eccellenza: il rischio dell’autoestinzione dell’umanità, determinato da un possibile conflitto nucleare»
«Nel panico della pace continua, sento magnificare la religione del piacere […] Se il piacere non è anche avventura di tutto il mio essere, io lo rifiuto»
"a esclusivo vantaggio della divinizzazione del consumo»
«pensare l’opposto dell’opinione prevalente»
“pensare l’opposto. E dopo tutto che conta se l’avvenire ci dà torto.”
C’è nel loro sguardo la repellente, floscia amabilità del venditore che si augura di rifilarvi un paio di scarpe»
“milioni di uomini vorrebbero credere, ma non sanno in quali dèi e secondo le tavole di che religione e di che legge.
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opera del 1973, incisiva, lapidaria, lucida e pungente nel biasimare un sistema educativo che non sa vietare. Con ciò si ha la certezza di ritrovarsi al centro del pensiero anti-conformista, in un riflettere che smaschera le incoerenze della libertà, ossia il suo eccesso contemporaneo che “renderà impossibile la libertà"
https://www.barbadillo.it/91491-libri-jean-cau-elogio-dellessere-reazionario/
martedì 17 gennaio 2023
Dalle Librerie di Famiglia --Gilles Deleuze Pourparler(prima pubblicazione anno 1990)
Dalle Librerie di Famiglia . Libertà e Legge
LIBERTA E LEGGE: MEDITAZIONI BIBLICHE SULLA LIBERTÀ E SULLA LEGGE
GIJSBERTUS BOUWMAN- SVD - Bompiani 1970
venerdì 13 gennaio 2023
Nel riordino delle librerie di famiglia -- Marxisti antimoderni
domenica 8 gennaio 2023
Nel riordino delle librerie di famiglia -la posizione dell'Uomo Nell'Universo (gennaio 1963) autore Franco Lombardi *
*https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Lombardi
Filosofo italiano (Napoli 1906 - Roma 1989), prof. di storia della filosofia (1949), quindi (1956) di filosofia morale nell'università di Roma; socio nazionale dei Lincei (1980). Opere principali: L'esperienza e l'uomo (1935); La libertà del volere e l'individuo (1941); La filosofia critica (2 voll., 1944; n. ed., Kant vivo, 1968); Nascita del mondo moderno (1953); Dopo lo storicismo (1955); Il piano del sapere (1958); La posizione dell'uomo nell'universo (1963); Il senso della storia ed altri saggi (1965); Filosofia e società (1967). Fondò (1962) e diresse la rivista De Homine.Formatosi, da una originaria educazione marxistico-sociologica, nel decennio posteriore alla prima guerra mondiale, cioè nel periodo di maggior diffusione dell'idealismo crociano e gentiliano, ha criticato la speculazione idealistica tradizionale. In particolare, ha cercato di rivalutare la soggettività dell'esperienza come attività critica dell'individuo cosiddetto finito, di reinterpretare il concetto di libertà, e di allargare il concetto greco e tradizionale di "intelligenza", fino a incontrarsi con la sfera della vita e della sua evoluzione.
https://www.treccani.it/enciclopedia/franco-lombardi/
https://www.jstor.org/stable/24488807
Il "paradosso" della religione in Franco Lombardi
pubblicato 6 dic 2012, 13:52 da La redazione uomini e idee [ aggiornato in data 6 dic 2012, di: FrancescaGhione
Conclusione.
In Lombardi è implicita l'idea che bisogna scardinare l'atteggiamento religioso con la filosofia, in quanto esso pone, come abbiamo visto, la vera realtà in una dimensione eterna ed immutabile, per poter poi recuperare la storicità dell'individuo. Una tale idea è resa possibile innanzitutto dalla consapevolezza che la natura della religione è soltanto pratica. Ora " recuperare la storicità dell' individuo" significa "recuperare" una morale che tenga conto delle circostanze di tempo e di luogo in cui un soggetto agisce ed in modo tale che un'azione abbia conseguenze nel futuro, ma non nel senso che fa parte di un disegno provvidenziale che dall'esterno fa agire, ma perché può essa stessa diventare patrimonio delle generazioni future.