C’era una volta un Re, befè, biscotto e minè, che aveva una figlia, befiglia, biscotto e miniglia, che aveva un uccello befello, biscotto e minello.
Un giorno l’uccello, befello, biscotto e minello della figlia befiglia, biscotto e miniglia del re befè, biscotto e minè volò.
Ahi, come piangeva, la figlia befiglia, biscotto e miniglia del re befè, biscotto e minè!
Allora il re befè, biscotto e minè disse:
“A chi riporterà l’uccello befello, biscotto e minello della figlia befiglia, biscotto e miniglia del re befè, biscotto e minè, io la darò in sposa!”.
E venne un cristiano vavùso, tignùso, biscotto e minnùso e disse:
“Ecco, re befè, biscotto e minè, io ti ho riportato l’uccello befello, biscotto e minello della figlia befiglia, biscotto e miniglia del re befè, biscotto e minè, ora me la devi dare in sposa!”.
Il re befè, biscotto e minè chiamò la figlia befiglia, biscotto e miniglia, ma quella, quando vide quel cristiano vavùso, tignùso, biscotto e minnùso disse:
“Io sono la figlia befiglia, biscotto e miniglia del re befè, biscotto e minè e non sposerò quel cristiano vavùso, tignùso, biscotto e minnùso, neppure se mi ha riportato l’uccello befello, biscotto e minello!”.
Allora il cristiano vavùso, tignùso, biscotto e minnùso aprì le dita e l’uccello befello, biscotto e minello della figlia befiglia, biscotto e miniglia del re befè, biscotto e minè, volò …
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