sabato 4 febbraio 2023

riordinando le librerie di famiglia Sezione Cultura di Destra


Evola così risponde a una domanda su Cavalcare la tigre e sulle sue possibili influenze, come quelle di favorire l’assenteismo o la rinuncia di ogni azione positiva verso il mondo: «Non nego che il libro accennato non ha potuto non trarre le conclusioni da un bilancio negativo (…). Se qualcuno ha parlato del libro come un manuale dell’anarchico di destra, ciò, in certa misura, colpisce il segno. Ha sconcertato il mio affermare che oggi non esiste nessun sistema politico, nessun rilevante schieramento o partito pel quale valga la pena impegnarsi sino in fondo: che tutto l’esistente va negato. Ma questa negazione e questo non-impegno non derivano dal non avere dei principi, ma proprio dall’averne; precisi, saldi e non suscettibili di compromessi. Né questa è la sola differenza rispetto al nichilismo o all’anarchismo degli “arrabbiati”, della generazione più o meno bruciata, beatshipsters e simili, il cui “no” non parte da nulla di positivo. Nella vita di oggi può essere opportuno, per molti, retrocedere per stabilirsi fermamente su di una linea più interna di trincee, affinché ciò su cui non si può più nulla, nulla possa su di noi».

https://www.fyinpaper.com/julius-evola-cavalcare-la-tigre-sessantanni-dopo/

Nessun commento:

Posta un commento